martedì 1 febbraio 2022

Ci mancava la “strategia del manganello”

Layout in prima che torna tradizionale, con i richiami sotto la testata (a Faggionato, Azzollini e Marchesi), l’editoriale del caporedatòr Ferraresi sul «Paese in un eterno bis» di spalla sinistra e l’apertura di Lucarelli da Milano sulla “strategia del manganello” «per spaventare gli studenti in piazza» con il silenzio del governo «la manganellata più dolorosa di tutte» (con foto drammatica dagli scontri a Torino, senza accredito ma presumibilmente della stessa Lucarelli, che entra così nel limitatissimo gruppo di autori unici di un articolo e foto corrispondente su Domani, dopo Valerio Nicolosi il 9 gennaio, Martha Rosler il 12 gennaio, Jonathan Bazzi il 13 febbraio e Timothy Greenfield-Sanders il 2 marzo, tutti nel 2021). In manchette riecco il benevolo FAI, quasi a proteggerci dal trash sanremese. 

All’interno La Giornata in 7 news e Faggionato sulla “verifica” di Draghi proseguono i Fatti, poi con Preziosi su «Tutte le mosse decisive del PD» nella «partita a scacchi finita col bis» di Mattarella e Merlo sul ritorno del proporzionale per la riforma della legge elettorale, Tarchi sull’impossibilità di ricostruire il centrodestra, De Benedetti su Boris Johnson (e quasi una mini-sezione di fatto Enti Pubblici e Istituzioni in calce), Berardi da Torino sulle elezioni in Portogallo e Almagisti con la collega Elisabetta De Giorgi su «voto utile e sondaggi» che han premiato Costa, Holgado sul sistema delle maxi frodi di soldi pubblici, ancora Faggionato sulle incognite Saipem e infine Trocchia su «L’amico del boss arrestato che frequentava la Farnesina» più una reale mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni. 

Azzollini sulle «leggi slegate dalla realtà» che rendono difficile tenere le scuole aperte dà il via alle Analisi,

accanto a Cipolletta sull’Italia che «non è un Paese per i migliori» (con la “strizzatina d’occhiello” «Tutti giù dal Colle») e di fronte ancora al caporedatòr Ferraresi sulle «buone ragioni del fronte americano» (che poi starebbe per statunitensi, ma vabbè...) contro l’obbligo di mascherine a scuola, poi 4 lettere (senza risposte) e Romanelli su Salvini («rappresenta una classe politica estranea ai princìpi costituzionali»), Cuperlo perché «Il PD prenda l’iniziativa e porti le riforme dentro il Palazzo» (ma le maiuscole le abbiamo messe noi...), chiudendo con Pezzati di Oxfam sull’accordo con la Libia per il Mediterraneo. 

Un ormai non più così raro articolo unico per le Idee (come dicevamo, finora in proporzione 4%), con una bella intervista “classica” della brava Marchesi al produttore Riccardo Tozzi di Cattleya (gratificato di foto enorme e breve trafiletto) sullo streaming per il cinema

In ultima pagina, il promo di un nuovo DopoDomani, in edicola nell’inusuale giornata di giovedì... dopodomani.

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni più una diretta Instagram con Annalia Venezia (dopo un paio di Merlo nella frenetica settimana scorsa, che non siam riusciti a recuperare).

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